Esperienze artistiche
Progettiamo, in collaborazione con artisti attivi a Napoli ed in Campania, esperienze "non convenzionali" in luoghi poco noti del territorio, reinterpretati come scenari di iniziative artistiche o culturali.
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Alcuni esempi di progetti realizzati

Il Teatro Bellini, in collaborazione con L’Arsenale di Napoli, da sempre attenti alle nuove modalità di interazione con i pubblici delle arti e delle culture contemporanee, intende dare spazio ad un programma di mostre personali dedicate ai principali street artist attivi a Napoli.
Prosegue il viaggio di Ultra Moenia, con la quarta personale, che vede esporre Enzo CREF, artista poliedrico che con la sua mostra ESSERE/AVERE invita a una riflessione sul dualismo tra apparenza e sostanza, tra l'avere e l'essere appunto.

Il Teatro Bellini, in collaborazione con L’Arsenale di Napoli, da sempre attenti alle nuove modalità di interazione con i pubblici delle arti e delle culture contemporanee, intende dare spazio ad un programma di mostre personali dedicate ai principali street artist attivi a Napoli.
Ad inaugurare Ultra Moenia nel 2025 è il progetto anonimo OgniDonnaUnaMadonna. Dal 2020 questo progetto trasforma le strade in un palcoscenico di ribellione e affermazione femminile, rielaborando l'iconografia mariana in chiave moderna e innescando un dialogo potente sul ruolo della donna nella società.

Biodpi Ultra_Moenia_#2_OVER
Il Teatro Bellini, in collaborazione con L’Arsenale di Napoli, da sempre attenti alle nuove modalità di interazione con i pubblici delle arti e delle culture contemporanee, intende dare spazio ad un programma di mostre personali dedicate ai principali street artist attivi a Napoli.
Dopo Memento Vivi di Trallallà, una sorta di "numero zero” di Ultra Moenia, e L’abbandono di Samuel, prima mostra del progetto, a presentare le proprie opere durante il mese di dicembre è l’artista Biodpi (al secolo Fabio Della Ratta), con un progetto dal titolo OVER.

All’interno di Palazzo Fondi L’Arsenale di Napoli ha gestito una sala espositiva; si è trattato di un elemento che si è aggiunto nel Novecento alla stratificazione monumentale del palazzo: non é di origine barocca, ma costituisce un interessante testimonianza dell’architettura a Napoli negli anni Trenta; è un ex mausoleo ai caduti della prima guerra mondiale, che, avendo perso memoria dei nomi dei caduti durante l'ultima guerra, è stato privato della sua funzione iniziale; si è scelto così di valorizzarlo trasformandolo in spazio di sperimentazione ed esposizione di opere di arte immateriale di artisti del territorio.