Ramondino’s Apologue è un’opera multimediale e intangibile dedicata a Fabrizia Ramondino, scrittrice napoletana scomparsa nel 2008. Matilde De Feo ha esplorato con questo pregetto i temi cari alla scrittrice, proponendone una insolita esperienza di conoscenza, attraverso un ritratto animato e in realtà aumentata. Il film celebra la vita e l'opera di una figura centrale della cultura partenopea contemporanea e può essere interpretato su diversi piani: quello biografico, quello politico e sociale, quello culturale. A fare da cornice all’opera alcuni luoghi simbolo della città e cari alla Ramondino, come la stessa scrittrice poco conosciuti ai più.
Ramondino’s Apologue è stato concepito come un insieme di rimandi interconnessi di natura immateriale che hanno avuto anche il fine di offrire una nuova lettura di alcuni luoghi fisici e/o metaforici di Napoli. Matilde De Feo si è avvalsa per questo della mediazione de L’Arsenale di Napoli, alla base del cui lavoro è una nuova concezione di museo della città e del territorio: il museo non è più concepito come uno spazio architettonico in cui conservare oggetti e manufatti, ma come una rete di luoghi in cui si esprime, si narra, si condivide il patrimonio culturale immateriale. Ramondino's Apologue non è stato infatti confinato a un unico luogo, ma si è espanso in una rete di siti interconnessi, creando un museo liquido. Ogni "dimora" che ha accolto Ramondino's Apologue serbava un racconto singolare, radicato nella sua fondazione o nel nome che porta con sé attraverso i secoli. Oltre ad essere uniti dal progetto di Matilde De Feo, questi luoghi si innestano tutti in complessi storici e monumentali più ampi, con i quali condividono vicende e che ampliano la rete di rimandi che da essi, e grazie a questo progetto, si dipana, intrecciandosi tra passato e presente.
I luoghi di Ramondino's Apologue sono stati:
• La Sala Tasso, nell’Archivio di Stato di Napoli
• La Sede di Editoriale Scientifica a Palazzo Marigliano
• La Cappella del Cappuccio, nel Complesso di Santa Maria della Pietrasanta
• L’Acquedotto Augusteo, sotto Palazzo Peschici-Maresca
• Dino Morra Arte Contemporanea (galleria d’arte)