Ultra Moenia è il progetto con cui il Teatro Bellini, in collaborazione con L'Arsenale di Napoli, da sempre attenti a nuove forme di interazione con i pubblici delle arti e delle culture contemporanee, si impegna ad abbattere le consuete barriere espositive. L'obiettivo è rendere l'arte contemporanea più accessibile, portandola al di fuori dei luoghi tradizionali e aprendola a un pubblico più ampio.
Il viaggio espositivo continua ora la quinta mostra della rassegna: Contactless di Aldam.
Contactless mette a nudo una delle piaghe più dolorose della nostra epoca: la solitudine delle generazioni. L'opera invita a riflettere sul distacco sempre più profondo tra le generazioni, causato dall'uso pervasivo di cellulari e social media, che creano un muro di separazione e rendono le relazioni interpersonali "senza contatto", come suggerisce il titolo stesso.
Aldam solleva una riflessione fondamentale sull'importanza del legame tra vecchie e nuove generazioni. La solitudine degli anziani, abbandonati in un mondo che sembra aver dimenticato il valore del contatto umano, diventa un simbolo di una società sempre più egoista e individualista. L'artista non si limita a denunciare, ma invita a un risveglio collettivo, a ricordare le proprie radici e il passato come atto rivoluzionario per costruire un futuro migliore, più empatico e consapevole.